Festa del corpus domini
La festa venne istituita nel 1246 in Belgio grazie alla visione mistica di una suora di Liegi, la beata Giuliana di Retìne. Poi, due anni dopo, papa Urbano IV la estese a tutta la cristianità dopo il miracolo eucaristico di Bolsena nel quale dall'ostia uscirono alcune gocce di sangue per testimoniare della reale presenza del Corpo di Cristo. Si festeggia il giovedì dopo la festa della Ss. Trinità anche se in alcuni Paesi come l'Italia è stata spostata alla domenica successiva.
Pellegrinaggio in Francia 26-31 agosto 2019
Una proposta che unisce aspetto spirituale e turistico per un ‘viaggio’ che aiuti a scoprire o a rianimare dimensioni della vita cristiana e comunitaria importanti per vivere la fede radicata nella storia e nel nostro tempo. Guida di don Armando Pasqualotto. Iscrizioni per ultimi posti disponibili con acconto € 100, saldo € 420 entro giugno ‘19, tutto in canonica a Riese.
Trinità, il mistero che abita dentro noi
Memoria emozionante della Trinità, dove il racconto di Dio diventa racconto dell'uomo. Dio non è in se stesso solitudine: esistere è coesistere, per Dio prima, e poi anche per l'essere umano. Vivere è convivere, nei cieli prima, e poi sulla terra. I dogmi allora fioriscono in un concentrato d'indicazioni vitali, di sapienza del vivere. Quando Gesù ha raccontato il mistero di Dio, ha scelto nomi di casa, di famiglia: abbà, padre... figlio, nomi che abbracciano, che si abbracciano. Spirito, ruhà, è un termine che avvolge e lega insieme ogni cosa come libero respiro di Dio, e mi assicura che ogni vita prende a respirare bene, allarga le sue ali, vive quando si sa accolta, presa in carico, abbracciata da altre vite. Abbà, Figlio e Spirito ci consegnano il segreto per ritornare pienamente umani: in principio a tutto c'è un legame, ed è un legame d'amore. Allora capisco che il grande progetto della Genesi: «facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza», significa «facciamolo a immagine della Trinità», a immagine di un legame d'amore, a somiglianza della comunione. La Trinità non è una dottrina esterna, è al di qua, è dentro, non al di là di me. Allora spirituale e reale coincidono, verità ed esistenza corrispondono. E questo mi regala un senso di armoniosa pace, di radice santa che unifica e fa respirare tutto ciò che vive. In principio c'è la relazione (G. Bachelard). «Quando verrà lo Spirito di verità, vi guiderà... parlerà... dirà... prenderà... annunzierà». Gesù impiega tutti verbi al futuro, a indicare l'energia di una strada che si apre, orizzonti inesplorati, un trascinamento in avanti della storia. Vi guiderà alla verità tutta intera: la verità è in-finita, «interminati spazi» (Leopardi), l'interezza della vita. E allora su questo sterminato esercito umano di incompiuti, di fragili, di incompresi, di innamorati delusi, di licenziati all'improvviso, di migranti in fuga, di sognatori che siamo noi, di questa immensa carovana, incamminata verso la vita, fa parte Uno che ci guida e che conosce la strada. Conosce anche le ferite interiori, che esistono in tutti e per sempre, e insegna a costruirci sopra anziché a nasconderle, perché possono marcire o fiorire, seppellire la persona o spingerla in avanti. La verità tutta intera di cui parla Gesù non consiste in concetti più precisi, ma in una sapienza del vivere custodita nell'umanità di Gesù, volto del Padre, respiro dello Spirito: una sapienza sulla nascita e sulla morte, sulla vita e sugli affetti, su me e sugli altri, sul dolore e sulla infinita pazienza di ricominciare, che ci viene consegnata come un presente, inciso di fessure, di feritoie di futuro.
Lo Spirito Santo? È Dio in libertà
Lo Spirito, il misterioso cuore del mondo, radice di ogni femminilità che è nel cosmo (Davide M. Montagna), vento sugli abissi e respiro al primo Adamo, è descritto in questo vangelo attraverso tre azioni: rimarrà con voi per sempre, vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. Tre verbi gravidi di bellissimi significati profetici: “rimanere, insegnare e ricordare”. Rimanere, perché lo Spirito è già dato, è già qui, ha riempito la “camera alta” di Gerusalemme e la dimora intima del cuore. Nessuno è solo, in nessuno dei giorni. Se anche me ne andassi lontano da lui, lui non se ne andrà mai. Se lo dimenticassi, lui non mi dimenticherà. È un vento che non ci spinge in chiesa, ma ci spinge a diventare chiesa, tempio dove sta tutto Gesù. Insegnare ogni cosa: nuove sillabe divine e parole mai dette ancora, aprire uno spazio di conquiste e di scoperte. Sarà la memoria accesa di ciò che è accaduto “'in quei giorni irripetibili” quando la carne umana è stata la tenda di Dio, e insieme sarà la tua genialità, per risposte libere e inedite, per oggi e per domani. Letteralmente “insegnare” significa incidere un segno dentro, nell'intimità di ciascuno, e infatti con ali di fuoco/ ha inciso lo Spirito /come zolla il cuore (Davide M. Montagna). Ricordare: vuol dire riaccendere la memoria di quando passava e guariva la vita e diceva parole di cui non si vedeva il fondo; riportare al cuore gesti e parole di Gesù, perché siano caldi e fragranti, profumino come allora di passione e di libertà. Lo Spirito ci fa innamorare di un cristianesimo che sia visione, incantamento, fervore, poesia, perché "la fede senza stupore diventa grigia" (papa Francesco). Un dettaglio prezioso rivela una caratteristica di tutte e tre le azioni dello Spirito: rimarrà sempre con voi; insegnerà ogni cosa, ricorderà tutto. Sempre, ogni cosa, tutto, un sentore di pienezza, completezza, totalità, assoluto. Lo Spirito avvolge e penetra; nulla sfugge ai suoi raggi di fuoco, ne è riempita la terra (Sal 103), per sempre, per una azione che non cessa e non delude. E non esclude nessuno, non investe soltanto i profeti di un tempo, le gerarchie della Chiesa, o i grandi mistici pellegrini dell'assoluto. Incalza noi tutti, cercatori di tesori, cercatrici di perle, che ci sentiamo toccati al cuore dal fascino di Cristo e non finiamo mai di inseguirne le tracce. Che cos'è lo Spirito santo? È Dio in libertà. Che inventa, apre, fa cose che non t'aspetti. Che dà a Maria un figlio fuorilegge, a Elisabetta un figlio profeta. E a noi dona, per sempre, tutto ciò di cui abbiamo bisogno per diventare, come madri, dentro la vita donatori di vita.
Sagra di San Giovanni a Vallà
Martedì 11/6: alle ore 19.00 Santa Messa per gli operatori pastorali della parrocchia di Poggiana e Vallà in chiesa parrocchiale a Vallà. A seguire Pizza e Porchetta per tutti presso le strutture della Sagra. Alle ore 21.00 festa delle famiglie con giochi antichi e nuovi. La festa è aperta a tutta la cittadinanza di Poggiana e Vallà.
Venerdì 14/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, ore 19.00 Santa Messa presso la chiesa parrocchiale, ore 20.00 cena famiglie dei bambini scuola dell’infanzia e apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.00 serata con Sempre festa.org.
Sabato 15/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, ore 20.00 apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.00 serata Country.
Domenica 16/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, ore 20.00 apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.00 serata con Favaro Band.
Venerdì 21/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, ore 20.00 apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.30 serata musicale con The Growing Trees.
Sabato 22/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, ore 20.00 apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.00 serata Latina caraibica. Domenica 23/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, ore 20.00 apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.00 serata musicale popolare con Sabrina e Athos.
Lunedì 24/6: ore 18.00 apertura stand gastronomico, alle ore 19.00 Santa Messa solenne in onore del nostro patrono e ore 20.00 apertura Pesca e vendita biglietti della lotteria. Alle ore 21.30 serata musicale con Diego in musica.
Oratorio Poggiana
Anche questa estate sarebbe bello che l’oratorio fosse aperto alla sera (dal lunedì al venerdì) dalle 20.30 alle 22.30 per offrire ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie uno spazio dove socializzare e giocare insieme. Siamo alla ricerca di genitori disponibili a fare sorveglianza una serata… se ci aiutiamo tutti il servizio non sarà gravoso, ma divertente. Confidiamo nella vostra sensibilità e, collaborando insieme, tutta la nostra comunità potrà vivere una bellissima esperienza di amicizia e fraternità. (comunicare disponibilità a Tamara 3331853193 Deborah 3474773103.) Grazie.
Festa della comunità
A tutti gli operatori parrocchiali di Vallà e Poggiana e a tutte le famiglie ricordo che martedì 11 giugno vivremo la tradizionale FESTA DELLA COMUNITA’. Vi aspetto in tanti alla Santa Messa alle ore 19.00 in chiesa a Vallà e alla cena con pizza e porchetta presso le strutture della Sagra. A seguire ci saranno giochi antichi e nuovi per grandi e piccini.
Vallà 10 anni dopo
Un paese in ginocchio, un paese rinato. Nel decimo anniversario del catastrofico evento atmosferico del 6 giugno 2009, sabato 8 giugno 2019 presso la Piazza Caduti dalle ore 19.30 si terrà l’evento “Una notte a Vallà”, un evento di musica, spettacolo e festa per raccogliere fondi per il territorio bellunese.
Una “forza di gravità” che spinge verso l’alto
Ascensione è la navigazione del cuore, che ti conduce dalla chiusura in te all'amore che abbraccia l'universo (Benedetto XVI). A questa navigazione del cuore Gesù chiama gli undici, un gruppetto di uomini impauriti e confusi, un nucleo di donne coraggiose e fedeli. Li spinge a pensare in grande, a guardare lontano, ad essere il racconto di Dio "a tutti i popoli". Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Nel momento dell'addio Gesù allarga le braccia sui discepoli, li raccoglie e li stringe a sé, prima di inviarli. Ascensione è un atto di enorme fiducia di Gesù in quegli uomini e in quelle donne che lo hanno seguito per tre anni, che non hanno capito molto, ma che lo hanno molto amato: affida alla loro fragilità il mondo e il vangelo e li benedice. È il suo gesto definitivo, l'ultima immagine che ci resta di Gesù, una benedizione senza parole che da Betania raggiunge ogni discepolo, a vegliare sul mondo, sospesa per sempre tra cielo e terra. Mentre li benediceva si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Gesù non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo. È asceso nel profondo delle cose, nell'intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come benedizione, forza ascensionale verso più luminosa vita. Non esiste nel mondo solo la forza di gravità verso il basso, ma anche una forza di gravità verso l'alto, che ci fa eretti, che fa verticali gli alberi, i fiori, la fiamma, che solleva l'acqua delle maree e la lava dei vulcani. Come una nostalgia di cielo. Con l'ascensione Gesù è asceso nel profondo delle creature, inizia una navigazione nel cuore dell'universo, il mondo ne è battezzato, cioè immerso in Dio. Se solo fossi capace di avvertire questo e di goderlo, scoprirei la sua presenza dovunque, camminerei sulla terra come dentro un unico tabernacolo, in un battesimo infinito. Luca conclude, a sorpresa, il suo vangelo dicendo: i discepoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia. Dovevano essere tristi piuttosto, finiva una presenza, se ne andava il loro amore, il loro amico, il loro maestro. Ma da quel momento si sentono dentro un amore che abbraccia l'universo, capaci di dare e ricevere amore, e ne sono felici (ho amato ogni cosa con l'addio (Marina Cvetaeva). Essi vedono in Gesù che l'uomo non finisce con il suo corpo, che la nostra vita è più forte delle sue ferite. Vedono che un altro mondo è possibile, che la realtà non è solo questo che si vede, ma si apre su di un "oltre"; che in ogni patire Dio ha immesso scintille di risurrezione, squarci di luce nel buio, crepe nei muri delle prigioni. Che resta con me "il mio Dio, esperto di evasioni." (M. Marcolini).
Novena di Pentecoste
Inno allo Spirito Santo
Vieni o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce Consolatore, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Amen.
Recito 3 Gloria al Padre.
Preghiera finale: O Dio, che hai istruito i Tuoi fedeli illuminando i loro cuori con la Luce dello Spirito Santo, concedi a noi di avere nello stesso Spirito il gusto del bene, e di godere sempre del Suo conforto. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Pastorale familiare diocesana
Ricorre quest'anno il 20° anniversario dell’itinerario di formazione per animatori di pastorale familiare “Sposi in cammino”, organizzato dall'Ufficio diocesano di pastorale familiare e svoltosi a partire dal 1999. È nata così la volontà di ringraziare il Signore per tutti i doni profusi durante gli anni nei cuori, nelle coppie, nelle famiglie e, di riflesso, nelle comunità. Vi invitiamo all’incontro diocesano che si terrà: DOMENICA 2 GIUGNO 2019 alle ore 18.00 presso la Chiesa di San Liberale a TREVISO (via Mantiero, 2) Condivideremo con il nostro Vescovo Gianfranco Agostino e con i sacerdoti che hanno accompagnato il percorso (don Giorgio e don Sandro) una celebrazione nella quale porteremo il nostro "grazie", ciò che siamo come coppia e famiglia, affinché il Signore attraverso le mani del Vescovo lo benedica perché continui ad essere fecondo per la nostra Chiesa. Dopo la celebrazione vi invitiamo a restare per cenare insieme in semplicità nei locali e nel prato adiacenti la Chiesa. Le famiglie che si fermano porteranno qualche vivanda da condividere. L’ufficio si occuperà di bevande, tovaglie, piatti e posate.
Preghiera di affidamento a Maria
Beata Maria Vergine, con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna uniamo la nostra voce a quella di tutte le generazioni che ti dicono beata. Celebriamo in te le grandi opere di Dio, che mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità, afflitta dal male e ferita dal peccato, per guarirla e per salvarla. Accogli con benevolenza di Madre l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia, dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara. Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori. Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso. Custodisci la nostra vita fra le tue braccia: benedici e rafforza ogni desiderio di bene; ravviva e alimenta la fede; sostieni e illumina la speranza; suscita e anima la carità; guida tutti noi nel cammino della santità. Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e i sofferenti, per i peccatori e gli smarriti di cuore: raduna tutti sotto la tua protezione e tutti consegna al tuo diletto Figlio, il Signore nostro Gesù. Amen.
10mo anniversario dall’evento della tromba d’aria
Giovedì 6/6: alle ore 20.00 apertura della mostra fotografica presso il parcheggio in fianco alla chiesa e alle ore 20.30 S. Messa con processione e benedizione del popolo nel 10° anniversario della Tromba d’aria. Dopo la processione ci fermeremo per un semplice momento conviviale per stare in comunità. Se qualcuno desidera portare un dolce o una bibita la condivideremo insieme in allegria. In questa occasione oltre al signor sindaco con l’amministrazione comunale saranno presenti gli alpini e la protezione civile in ricordo dell’aiuto offerto alle famiglie colpite dal maltempo in quella funesta circostanza.
Chiusura del mese di maggio
La chiusura del mese di maggio si terrà in chiesa parrocchiale a Poggiana il 30/5 alle 20.30 e a Vallà il 31/5. Sono invitate tutte le famiglie e tutti i ragazzi del catechismo e tutta la comunità cristiana. Durante la celebrazione della Messa faremo l’affidamento a Maria di tutte le nostre famiglie e in particolare dei nostri figli perché possano trovare la propria vocazione e aprirsi ad un futuro promettente, offrendo il proprio contributo secondo il progetto di Dio.