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La convocazione diocesana a San Nicolò domenica 17 ottobre

Una settimana dopo l’avvio del Cammino sinodale della Chiesa universale, il nostro Vescovo aprirà il cammino in diocesi, in contemporanea con tutti i pastori delle chiese locali. Mons. Tomasi presiederà una Convocazione che si svolgerà nel pomeriggio di domenica 17 ottobre nel tempio di San Nicolò. Sarà l’inizio della fase diocesana del Sinodo dei Vescovi, fase che la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha deciso sia vissuta in tutte le diocesi d’Italia anche come primo anno del programmato cammino sinodale della Chiesa italiana. “Ci porremo in tal modo, fin da subito, dentro questi due percorsi sinodali – sottolinea mons. Mario Salviato, vicario per il coordinamento della Pastorale, in una lettera ai parroci -. Tale Convocazione diventerà pure occasione per riunirci come Chiesa in preghiera alla ripresa delle iniziative pastorali nelle parrocchie e in diocesi sospese nel periodo estivo”.

Tre tappe per il cammino

“Nel primo anno (2021-22) faremo nostre le proposte della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi per la XVI Assemblea Generale ordinaria; nel secondo anno (2022-23) la consultazione del popolo di Dio si concentrerà su alcune priorità che saranno individuate dall’assemblea generale della Cei del maggio 2022”, si legge nella lettera. La seconda fase – sapienziale – è rappresentata da un anno (2023-24) in cui le comunità, insieme ai loro pastori, “s’impegneranno in una lettura spirituale delle narrazioni emerse nel biennio precedente, cercando di discernere ciò che lo Spirito dice alle Chiese attraverso il senso di fede del popolo di Dio”. In questo esercizio saranno coinvolte le Commissioni episcopali e gli Uffici pastorali della Cei, le Istituzioni teologiche e culturali. La terza fase – profetica – culminerà, nel 2025, in “un evento assembleare nazionale da definire”, scrivono i vescovi: “In questo con-venire verranno assunte alcune scelte evangeliche, che le nostre Chiese saranno chiamate a riconsegnare al popolo di Dio, incarnandole nella vita delle comunità nella seconda parte del decennio (2025-30)”. “Il cammino sinodale non parte da zero, ma s’innesta nelle scelte pastorali degli ultimi decenni e, in particolare, nei Convegni Ecclesiali di Verona e Firenze”, precisa la Cei: il discorso del Papa a Firenze, insieme all’Evangelii gaudium, scandirà la traiettoria del percorso.

Consultazione capillare

Il metodo è quello di “consultazione capillare” proposto dal Sinodo dei Vescovi, che prevede il coinvolgimento di parrocchie, operatori pastorali, associazioni e movimenti laicali, scuole e università, congregazioni religiose, gruppi di prossimità e di volontariato, ambienti di lavoro, luoghi di assistenza e di cura… “Per questo è fondamentale costituire gruppi sinodali diffusi sul territorio: non solo nelle strutture parrocchiali, ma anche nelle case e dovunque sia possibile incontrare e ascoltare persone”, la raccomandazione della Cei. Nella prossima sessione autunnale (27-29 settembre), il Consiglio episcopale permanente nominerà un Comitato con il compito di promuovere, sostenere e accompagnare il cammino. All’inizio di ottobre saranno consegnate le prime linee per il cammino sinodale e alcuni suggerimenti metodologici.
Verso il Sinodo sulla Sinodalità • Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice