Vangelo nelle case
Inizia anche nella nostra parrocchia l’ascolto della Parola di Dio nelle famiglie con due gruppi che si ritrovano nella famiglia di Stocco Loris via Ferretto 9 e nella famiglia di Baggio Renato via Ca Miane 9/B. Il prossimo incontro sarà martedì 19 dicembre alle ore 20.30. La bellezza di questa esperienza consiste nella possibilità di poter conoscere Gesù attraverso l’approfondimento del Vangelo di Marco e di condividere con chi partecipa quanto la Parola suggerisce. In questo clima di fraternità spirituale l’augurio è che si possa aprire il cuore ad altre persone lontane dalla fede e aiutarle a conoscere quel Gesù che ha conquistato il nostro cuore. Vi aspettiamo in molti a condivide questa esperienza di fede. Moderatori di questi due gruppi saranno Pia Mazzocca e Lucietti Sonia. I gruppi di ascolto sono aperti a tutti e chiunque può aggiungersi in qualsiasi momento.INIZIATIVA "CESTA DELLA CARITÀ"
Per ogni settimana dell'AVVENTO: Come da qualche anno durante le settimane di avvento la Caritas propone alcuni alimenti da raccogliere, che serviranno per aiutare le tante famiglie che sosteniamo anche con il vostro aiuto. ·1a settimana di Avvento: 3/12 – 10/12 pasta, riso, passato pomodoro, scatolame vario ·2a settimana di Avvento: 10/12 – 17/12 olio, tonno, farina, zucchero ·3a settimana di Avvento: 17/12 – 24/12 prodotti prima colazione (latte, caffè, biscotti, ...) Naturalmente ognuno è libero di portare quanto crede, che è sempre molto gradito. Un grazie anticipato dalla Caritas della collaborazioneCelebrazioni per il nuovo altare della chiesa di Vallà
Un tempo nella parrocchia il campanile, oltre ad avere la funzione di accogliere le campane e di propagarne il suono il più distante possibile, aveva anche la funzione simbolica di stabilire l’identità di quella porzione di chiesa lì raccolta. Espressioni come “stare all’ombra del campanile” o “campanilismo” dicevano un fortissimo senso di appartenenza ad un territorio o ad una realtà sociale come la parrocchia. Il risvolto negativo svelato da queste espressioni sta invece nel fatto che, nel tentativo di conservare l’identità di un popolo si rischia di creare delle profonde chiusure che non permettono un dialogo fecondo con chi abita vicino o con il vasto mondo al quale si appartiene. Nella realtà delle collaborazioni l’identità delle parrocchie è rimasta forte ma con essa si è rafforzato il dialogo con il resto del mondo. Un po’ alla volta stiamo imparando a dialogare e a collaborare insieme per la realizzazione del regno di Dio, il quale è un regno di amore e di pace. In questo nuovo clima si inserisce il progetto dell’adeguamento liturgico, ovvero creare un simbolo stabile che renda chiaro chi è il centro della nostra vita spirituale e qual è la nostra missione. Cristo risorto è il centro e il punto fermo di tutto il nostro essere e la comunione tra noi è l’obiettivo unico del nostro agire. L’altare e l’ambone con il prolungamento dello spazio celebrativo sono stati progettati dall’architetto Sparisi Giorgio e realizzati dalla ditta Tecno marmi di Caselle di Altivole. Il desiderio di poter realizzare l’adeguamento liturgico e così creare una zona celebrativa più adatta alla chiesa del novecento risale ancora al parroco emerito e defunto don Giuseppe Zottarel. Don Angelo, poi, aveva commissionato sempre all’architetto Sparisi la progettazione di un prolungamento del presbiterio e la realizzazione di un altare e ambone in pietra. Nonostante il progetto rispondesse alle esigenze liturgiche, la Sopraintendenza ha ritenuto tale progetto troppo impattante e incapace di conservare la lettura del presbiterio settecentesco. A questo punto, in accordo con la Sopraintendenza e con l’ufficio diocesano di arte sacra si è trovata questa soluzione che cerca di soddisfare sia le esigenze storico-artistiche, sia le esigenze liturgiche e pratiche. La nuova zona celebrativa risulta essere ad un livello inferiore rispetto al precedente presbiterio per creare una distinzione tra il vecchio e il nuovo senza tuttavia creare un distacco netto. L’altare e l’ambone realizzati in marmo bianco con venature color oro denominato bianco “Lasa” offrono l’idea di un elemento compatto, minimalista e solido nel tentativo di richiamare la solida roccia di Gesù Cristo sulla quale si fonda la Chiesa come ben ricorda San Pietro nella sua prima lettera: “Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo” (1 Pt.2,4-5). Questi due elementi, ambone e altare, presentano due spaccature dorate che si incontrano in un punto immaginario e rappresentano la luce della risurrezione che irrompe dalla pietra del sepolcro, e la forza della Parola di Dio già predetta dal profeta Geremia al capitolo 23:”29La mia parola non è forse come il fuoco - oracolo del Signore - e come un martello che spacca la roccia?”. Sull’altare la spaccatura è incrociata da un’altra fenditura che va a formare una sorta di croce, simbolo della nostra identità di cristiani e trapassa da parte a parte il monolite. La spaccatura dell’ambone è incorniciata da un’alfa e un omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco ad esprimere quanto detto dall’Apocalisse al capitolo 22,13 a proposito di Gesù Cristo: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine”. La sede è stata realizzata in legno dalla ditta CBM e non in pietra per avere la possibilità di poterla spostare a seconda delle esigenze liturgiche. Sullo schienale porta il simbolo con il monogramma greco di Cristo e riproposta l’Alfa e l’Omega. L’augurio per la nostra comunità parrocchiale di Vallà è che la realizzazione di questo nuovo altare, centro della celebrazione eucaristica, attorno al quale si riunisce l’assemblea, diventi un riferimento spirituale per creare unità e per riconoscersi tutti fratelli chiamati all’amore e all’annuncio del Vangelo di Gesù Cristo, secondo quanto potrà suggerirci il cammino sinodale da lei, padre Agostino, avviato in questo tempo nella nostra diocesi di Treviso. Un grazie particolare va a tutte le persone che hanno collaborato generosamente alla realizzazione di questo altare e a tutti i benefattori. Il Signore ricolmi di grazia tanta generosità.BATTEZZATI PER DIVENTARE CRISTIANI - CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI PASTORALI
Anche quest’anno la nostra diocesi organizza un corso per catechisti e operatori di pastorale dal titolo: “Battezzati per diventare cristiani: Se non avessi la carità”. Il programma degli incontri che si terranno in ORATORIO DI RAMON alle ore 20.30: à Giovedì 16 novembre: Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato: La cura di Dio e la cura del fratello. Relatrice sorella Laura Bernardi à Giovedì 23 novembre: Oggi devo fermarmi a casa tua. Catechesi e famiglia: una tavola da apparecchiare insieme. Relatore un membro dell’ufficio di pastorale familiare à Mercoledì 6 dicembre: Vide e ne ebbe compassione: Iniziare alla carità nei percorsi di catechesi. Relatore un membro dell’ufficio missionario e della Caritas diocesana
PERCORSO IMMISCHIATI
Cinque incontri per avvicinare alla bellezza della Dottrina Sociale della Chiesa, per una nuova generazione di laici cristiani capaci di dedicarsi al servizio del bene comune. Presso l’Oratorio di Spineda di Riese, con inizio alle 20.45: martedì 7/11 (Persona), martedì 14/11 (Bene comune), mercoledì 22/11 (Solidarietà), mercoledì 29/11 (Sussidiarietà), mercoledì 6/12 (Partecipazione). Gli incontri sono aperti a tutti.
PELLEGRINAGGIO A FATIMA dal 23 al 27 aprile 2018,
Pellegrinaggio con visita a Lisbona e altri luoghi significativi del Portogallo, come Alcobaca, Nazarè, Coimbra, Tomar, Batalha. Per motivi organizzativi e per usufruire dei costi agevolati, è necessario dare l’adesione di massima entro il 20 novembre, versando la quota di € 20 (rimborsabile in caso di mancato pellegrinaggio). L’adesione va data in canonica a Riese.
Viaggio a San Pietroburgo
Dal 18 al 25 luglio 2018 don Daniele Vettor organizza un viaggio culturale - spirituale a San Pietroburgo, Mosca e parte “dell’Anello d’oro”. Chi fosse interessato contatti direttamente il parroco di Vallà e Poggiana al numero 3405780807 per il programma e i dettagli tecnici. Essendoci già diverse richieste, chi fosse interessato al viaggio si prenoti quanto prima
Riapre l'oratorio al pomeriggio!
Da domenica 24 settembre l’oratorio riapre la domenica pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 per offrire ai bambini e ragazzi uno spazio dove socializzare e giocare insieme. Siamo alla ricerca di genitori disponibili a fare sorveglianza (se ci aiutiamo tutti il servizio non sarà gravoso, ma divertente) e, collaborando insieme, diventiamo una comunità attiva che offre una bellissima opportunità ai nostri figli (comunicare disponibilità a Erika 3930977850 Deborah 3474773103 Roberta 3381991170 o la domenica pomeriggio in oratorio) Grazie.
Attività corali a Poggiana
Il coro San Lorenzo e il coretto riprendono le loro attività. Ogni mercoledì sera alle 20.30 presso la saletta parrocchiale gli adulti si incontrano per le prove. Con grande piacere i componenti del coro sono disponibili ad accogliere chi desiderasse aggiungersi. L’attività del coro diventa un’occasione per svolgere un servizio all’interno della parrocchia e per condividere insieme una passione comune e un’amicizia. Vi aspettiamo in molti. Ogni giovedì sera alle 20.30 il coretto si incontra per provare insieme i canti che sostengono la preghiera in chiesa. Spesso non sappiamo come rendere partecipi in maniera attiva i nostri ragazzi all’interno della celebrazione eucaristica. Il canto può diventare una bella opportunità. Anche al coretto vi aspettiamo numerosi.
Pallavolo per elementari e medie
Il NOI associazione propone presso la palestra delle scuole elementari di Vallà attività motoria per bambini delle elementari e avviamento alla pallavolo per i ragazzi delle medie. Tutti i mercoledì a partire dal 20 settembre. Per maggiori informazioni rivolgersi presso il bar del NOI.
San Pio X
Giuseppe Sarto nacque il 2 giugno 1835 a Riese, nel trevigiano. Fu battezzato il giorno seguente col nome di Giuseppe Melchiorre. Da bambino percorreva chilometri per recarsi a scuola, con le scarpe a tracolla per farle durare al massimo. Il padre morì lasciando la moglie con dieci figli da allevare. "Bepi", secondogenito, avrebbe voluto interrompere gli studi al seminario per dare una mano in famiglia, ma la madre lo esortò a seguire la strada intrapresa. Fu ordinato sacerdote a 23 anni, nel 1884 divenne vescovo di Mantova e nel 1893 patriarca di Venezia. Salì alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X il 4 agosto 1903. Fu Papa umilissimo e tuttavia forte nel difendere la Chiesa dagli errori del modernismo. Amava definirsi "un povero parroco di campagna" e, con questo spirito, predicava alla gente che accorreva nel cortile di san Damaso in Vaticano. Favori l'accesso al sacramento dell'Eucaristia ai bambini, facendo fare la Prima Comunione sin dall'uso della ragione. È passato alla storia anche per la promulgazione di un Catechismo assai famoso detto appunto di San Pio X, del 1912. La logica che regge tutto il catechismo è espressa nella domanda n. 27 'Per vivere secondo Dio dobbiamo credere le verità rivelate da Lui e osservare i suoi Comandamenti con l'aiuto della sua grazia che si ottiene mediante i Sacramenti". Morì il 20 agosto 1914, addolorato per la guerra che già sconvolgeva l'Europa.